3.20.2013

SEGRETI


Quante volte ci è capitato di essere complici o vittime di situazioni in cui ci si chiede di mantenere un segreto. Quando questo segreto include qualcosa di bello come non so un party a sorpresa allora tutto bene ma quando questo implica invece un vero e proprio fardello, come per esempio scoprire un tradimento allora che fare?
Dire la verità o  mantenere il segreto sperando che sia l’altro a farsi avanti?
Non molto tempo fa uno psicologo americano Daniel Wegne, professore della Harvard University, ha pubblicato sulla rivista “Science” una sua ricerca in cui afferma che durante le situazioni stressanti il nostro cervello non riesce a mantenere un segreto, perché i nostri meccanismi di difesa cedono alla pressione e, anche se l’inconscio sa di fare la cosa giusta non rivelando la verità il nostro inconscio invece cerca rogne, per usare le parole di Wegne, in questo modo può scaricare la tensione che lo sta opprimendo
Pensate che ad ispirare la ricerca del professor Wegne è stata una storia tratta dal libro “i fratelli Karamazov” di Dostoevskij , nel romanzo uno dei protagonisti viene invitato a non pensare ad un orso bianco producendo proprio l’esatto contrario, il cervello non può più fare altro!
Per cui mantenere un segreto sarebbe una cosa difficilissima da fare anche solo a livello inconscio ma quando poi ci si mette anche la nostra coscienza a far pressioni allora non riusciamo proprio a vedere l’altro continuare nella sua cecità specie se quest’altro è la persona a cui teniamo di più, e di certo non vogliamo essere complici di qualcosa che la sta umiliando.
La verità è un’arma a doppio taglio, sta noi capire quando ci sono segreti che vanno rivelati e quando no.
Non c’è vergogna nel non sapere, la vergogna risiede nel non scoprire (proverbio Russo)

8 commenti:

  1. Infatti sì mantenere un segreto è un fardello trooooppo pesante, però devo essere sincera io non mi faccio sfuggire niente! :)

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  2. bene i tuo meccanismi di difesa sono molto più forte! ;)

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  3. Io mi sono trovata come la protagonista del segreto.
    Alcune amiche sapevano che il ragazzo di cui ero innamorata aveva detto delle cose di me non piacevoli.
    Me lo hanno detto dopo molto tempo.Io ti dirò Emily,non ho apprezzato.Di lui proprio non mi importava granchè,l'ho dimenticato all'istante,ma sapere che le mie due più care amiche mi guardavano mentre come una stupida parlavo innamorata di questo ragazzo senza dirmi nulla ma recitando la parte delle amiche che ascoltano ha creato in me un'amarezza strana,e un distacco che con il tempo mi ha allontanata da loro.

    Quindi si,io so che lo direi.
    Fermo restando che ogni caso è a parte e ha i suoi risvolti,è ovvio.

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  4. È proprio questo Ale quello che intendevo scrivere con questo post, io come te credo che se ci teniamo davvero a qualcuno non gli facciamo vivere questa esperienza degradante ma ci becchiamo prima la sua arrabbiatura e poi stiamo lì a consolarlo!
    Baci

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  5. Io ho vissuto la stessa esperienza di Alessandra, purtroppo però a me di questo ragazzo importava molto e ho sofferto tantissimo quando ho saputo che un mio presunto amico sapeva tutto (che mi tradiva) ma non mi aveva detto nulla.
    Per quanto mi riguarda sono una persona che sa mantenere i segreti, ma quando si tratta di fatti importanti bisogna saper scegliere cosa fare. Certo, non dico che sia facile, ma in certi casi bisogna intervenire!

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  6. Alle volte bisogna scegliere il male minore, nel caso riportato da Alessandra sicuramente sarebbe stato più leale, da parte delle amiche, dire qualcosa, piuttosto che perdere un'amica, minandone la fiducia.
    Di solito preferisco mantenere i segreti e, per fortuna, non mi sono trovata a dover scegliere, ma penso che non siano situazioni in cui sia semplice districarsi.

    Buona Pasqua :)

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    1. No non è mai semplice ma se l'amicizia è importante allora meglio la verità! Un bacione e buona pasqua anche a te!

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