Le difficoltà della psicologa nascevano dal fatto che desiderava andare oltre l'atto in sé, oltre il vero,fisico infanticidio, oltre lo scabroso atto che obnubilava il vero pensiero, che si faceva trasportare dal disgusto comune di un atto crudele come questo, in cui ci si chiede come può una mamma, dopo aver portato in grembo e fatto crescere il suo bambino poi ucciderlo!
Così questa dottoressa si è presa tempo per riflettere ed ha esaminato tutti i casi dei suoi pazienti, in cui alla base del loro malessere,di quasi tutti,vi era un cattivo rapporto con uno o entrambi i genitori, così passando in rassegna questi racconti e soffermandosi anche sulle storie che le venivano raccontate da parenti amici è giunta ad una conclusione che, esiste più di una forma di infanticidio, che non consiste solo nell'atto in sè per sè, un infanticidio avviene tutte le volte che un genitore non lascia vivere al proprio figlio la sua vera vita, ma la vita che il genitore ha programmato per lui, tutte le volte che pretende che il proprio figlio realizzi le sue aspirazioni mancate. Si commette un infanticidio tutte le volte che un genitore usa il proprio figlio come sfogo per la sua anima devastata, per la sua infelicità, tutte le volte che cerca da lui conforto, invece di donarlo, che cera da lui risposte invece di domande.
Il rapporto tra genitori e figli è difficile nessun genitore è preparato a fare il genitore,non c'è un manuale che ci dice come si deve fare, ma ciò che ogni genitore deve fare è FARE IL GENITORE e far fare al figlio il FIGLIO,non si devono ribaltare i ruoli,un figlio avrà sempre bisogno dei propri genitori, sono loro il porto sicuro e un genitore dovrebbe essere lì ad accoglierli anche se non ha tutte le risposte da offrire.
Non dimenticare mai che l’amore che provo per te è come il vento: non potrai mai vederlo, ma potrai sempre sentirlo…Ovunque sarai.
Sergio Bambarén, da Lettera a mio figlio sulla felicità
Ritornerò su questo argomento, perchè è lungo e complesso così possiamo riflettere ancora.
Buon weekend a tutti
molto bello e grazie per la visita
RispondiEliminaGrazie, è stato un piacere leggere il ruo post/racconto
Eliminail mestiere più difficile del mondo assolutamente si, il più gratificante in assoluto assolutamente si. Io non sono la mamma perfetta nessuno loè ma avendo avuto la più imperfetta delle madri e avendo tutt'ora un difficilissimo rapporto conflittuale con lei, l'unico segreto che ho carpito è che fondamentalmente un genitore deve essere altruista nei confronti del proprio figlio. Esserci sempre, imporsi mai.
RispondiEliminaHai ragione è troppo lungo e difficile. ma spero che il tuo post aiuti i viandanti del web a riflettere
Alice
Esatto Alice è proprio questo, nessuno ci impone di diventare genitori, ma quando lo diventiamo dobbiamo sempre ricordarci che noi saremo le guide dei nostri figli e non i loro carcerieri, il nostro compito sarà quello di educarli al meglio e poi lasciargli vivere la loro vita!
EliminaEssere genitore non è mai stato facile, ma credo che oggi, si stia esagerando con la questione del parlare e di essere più amici che genitori, e alla fine si valica quella sottile linea di confine e tutto viene confuso.
RispondiEliminaIl genitore deve essere GENITORE, PUNTO e BASTA!
Sono d'accordo con te, parlare con i propri figli significherebbe, nell'educazione, fare prendere le responsabilità dei propri gesti al proprio figlio e non tutti lo sanno fare e non tutti sanno qual'è il metodo giusto! Perciò i genitori siano genitori e punto!
EliminaNessuno nasce imparato, giusto?
RispondiEliminaPenso che il genitore sia, come dice Alice, il mestiere più difficile del mondo. Bisognerebbe essere in grado di capire cosa vogliamo insegnare loro, cosa ci è mancato di più nel nostro rapporto genitori-figli e quali errori dobbiamo evitare, ma non è semplice!
No non è semplice questo è fuori da ogni dubbio, ma quando si ascolta più se stessi che le richieste dei propri figli allora è li che scatta il pericolo, perchè si tende a fare gli errori più grandi!
EliminaE' un argomento molto interessante sul quale riflettere. Non è facile sapere cosa è meglio fare, come dici tu non c'è un manuale per imparare!
RispondiEliminaÈ vero, non lo è ma dobbiamo fare attenzione a quello che facciamo
Elimina